La storia vera e poco nota di Wolfgang Ernst Pauli, premio Nobel per la fisica 1945, e delle sue relazioni con il celebre psicologo Carl Gustav Jung, di cui fu paziente dal 1932 al 1934, è il soggetto di questo testo teatrale.
Un viaggio nell’anima, tra i dilemmi e dilemmi e contraddizioni di tutti noi.
Storie ordinarie, raccontante senza tacerne l’ordinaria violenza: uno spaccato del mondo femminile raccontato dal suo interno, lontano dagli stereotipi, attraverso una coralità di voci di donne sole di fronte a se stesse.
Onnipresente è la pianura, che si estende eterna fino all’orizzonte, con la sua nebbia così fitta da nascondere persino le mani ma da permettere di vedersi l’anima.